Prezzi degli imballaggi alimentari: cosa influenza l'oscillazione in Europa
I prezzi degli imballaggi alimentari nel 2022 sono in aumento e continueranno a crescere per i prossimi 5 anni: è il risultato del rapporto di settore pubblicato a marzo 2022. A determinare i rincari sono i costi dell'energia, dei trasporti e del lavoro: le principali tendenze nel settore degli imballaggi alimentari fino al 2027 sono influenzate dalle conseguenze del periodo di chiusura forzato determinato dal Covid-19 e dal conflitto Russia-Ucraina.
Aumento dei costi dei materiali
Il prezzo degli imballaggi alimentari, oggi, è ai massimi storici. I blocchi relativi al Covid-19 hanno causato l'assenza di personale nelle fabbriche, rendendo meno disponibili i materiali. Gli squilibri del mercato dovuti all'interruzione della manutenzione programmata e delle esportazioni iniziano solo ora a rientrare nella normalità.
Domanda e offerta
Non è un segreto che le restrizioni del Covid abbiano portato a un massiccio aumento dell'e-commerce. Di conseguenza, moltissime aziende hanno avuto maggiore necessità di imballaggi per spedire gli ordini. L'economia della domanda e dell'offerta ha portato ad aumenti sia delle materie prime sia dei prodotti finiti.
Costo del lavoro e carenze
I salari sono aumentati nell'ultimo anno, determinando l'incremento dei costi aziendali lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Nonostante l'incertezza sul mercato del lavoro, l'occupazione non agricola è salita e la disoccupazione ha continuato a scendere. Con un minor numero di persone in cerca di lavoro, alcuni produttori hanno, dunque, affrontato la concorrenza formando e qualificando il proprio personale.
Costi di trasporto
Il costo dei trasporti è un altro fattore che contribuisce all'aumento dei prezzi degli imballaggi alimentari. A novembre 2021, l'olio combustibile e la benzina hanno registrato un rialzo di quasi il 60%: a questo si aggiunge un maggiore carico di lavoro per le compagnie di trasporto.
Sebbene i costi di trasporto non siano direttamente legati a quelli degli imballaggi, contribuiscono, tuttavia, al prezzo finale del prodotto.
Imballaggi alimentari: la situazione attuale in Europa
L'impennata dei prezzi nel settore degli imballaggi alimentari non è omogenea e varia a seconda delle tipologie di confezioni.
Per gli imballaggi di carta, il principale responsabile dell'aumento dei prezzi è l'e-commerce. Il trend in salita dovrebbe restare stabile anche nei prossimi 5 anni, con un aumento dei costi energetici del 3,4% e di quelli di produzione tra il 2,3% e il 3,6%. La causa è da ricercare nel rialzo del prezzo del mais, durante la guerra Russia-Ucraina (triplicato, rispetto a due anni fa): l'amido di mais, infatti, è essenziale per la produzione della carta.
I prezzi degli imballaggi alimentari in cartone ondulato sono legati ai vincoli di capacità a breve termine: le previsioni parlano di aumenti a due cifre del costo del cartone ondulato per tutto il 2022. Tuttavia, dal 2023 un'ampia offerta di progetti di conversione e greenfield dovrebbe portare un po' di sollievo dall'inflazione pluriennale ai produttori alimentari, mentre potenzialmente metterà sotto pressione il margine dei produttori di cartone ondulato.
L'aumento dei costi degli imballaggi in plastica è determinato da eventi meteorologici, guasti alle infrastrutture, Covid-19 e carenza di manodopera. Il costo delle principali resine da imballaggio, incluso il polietilene tereftalato (PET), è salito di 50 centesimi al chilo, ovvero del 49%, nel 2021. La guerra Russia-Ucraina ha aggiunto ulteriore pressione: i prezzi del PET sono aumentati ulteriormente di circa 40 centesimi al chilo nei primi mesi del 2022.
Per le lattine di alluminio, l'aumento dei prezzi si attesta intorno al 40%: nel 2022 la crescita potrebbe aumentare ancora per via della carenza di forniture.
Quanto agli imballaggi di vetro, infine, a incidere sull'impennata dei costi sono i prezzi dell'energia: le previsioni parlano di forniture ridotte per cantine, distillatori e produttori di birra artigianale, per i prossimi 12 mesi.
Imballaggi alimentari: come scegliere un fornitore
Il processo di scelta di un fornitore di imballaggi alimentari potrebbe essere complicato. Concentrarsi sui fattori critici è indispensabile per restringere il numero di opzioni. È fondamentale, inoltre, guardare sia a breve sia a lungo termine e considerare i cambi che le esigenze aziendali potrebbero subire nel tempo. Sono, dunque, almeno 3 gli elementi da considerare.
Gamma di prodotti
I fornitori che posseggono più tipi di imballaggi alimentari, che soddisfano le esigenze e i tempi di spedizione e che mantengono livelli di scorte, eliminando il potenziale di ritardi, assicurano transazioni fluide.
Prezzi
I prezzi competitivi non sono sufficienti: il servizio è altrettanto fondamentale. Sacrificare la qualità per l'opzione più economica potrebbe costare di più, nel lungo periodo, a causa di resi danneggiati, costi di spedizione aumentati e persino di spedizioni non riuscite.
Consegne
I trasporti sono in un'impasse, in seguito al conflitto russo-ucraino. La chiusura degli spazi aerei ha determinato una congestione dei porti, con ritardi nelle spedizioni anche di diverse settimane. Disguidi nella ricezione delle merci possono causare problemi di produttività e perdite finanziarie. Di qui, la necessità di optare per produttori che risiedono in aree geografiche che non sono interessate dal conflitto o che operano in Paesi limitrofi.
Scegliere un fornitore vuol dire creare una relazione forte che consenta di avere un alleato nei momenti di crisi, come quello che sta interessando il mercato degli imballaggi alimentari da un biennio. L'alleanza con il proprio fornitore è il segreto per superare al meglio tale frangente storico.