Materiali da costruzione: quali sono le ultime tendenze del settore?  

 
Rispetto all'economia globale, l'Europa ha subito i danni peggiori nel 2020, a causa del Covid-19: la ripresa è cominciata quest'anno ed entro dicembre si prevede che il Pil reale torni ai tempi pre-crisi.  
La ripresa del settore edile in Europa, insieme al maggiore utilizzo di materiali da costruzione, guiderà la crescita del mercato nel breve termine.  

Aumento della domanda di materiali per l'edilizia domestica 
 

Il settore residenziale ha visto il più grande aumento dei volumi di investimento di qualsiasi asset class immobiliare in Europa, rappresentando il 22% nel 2020, rispetto a solo l'8% del 2009. La spesa è aumentata di circa il 18% rispetto alla media quinquennale. La spinta propulsiva promette di restare stabile nei prossimi 5 anni, come conseguenza delle agevolazioni fiscali che il governo ha deciso a favore delle ristrutturazioni e del rifacimento di immobili soggetti a rischio sismico. 

Materiali da costruzione: impatto degli eventi attuali 
 

Gli eventi degli ultimi due anni, e principalmente il Covid-19 e la guerra in Ucraina, hanno determinato un sostanziale aumento dei prezzi dei materiali da costruzione. 

La tendenza ai rincari del 2021 (+18%) è proseguita nel 2022. Molti materiali hanno subito un aumento del 15-25%: il prezzo dei tondini di cemento armato è triplicato nel giro di un solo anno. L'impennata dei prezzi ha interessato acciaio, alluminio, ferro, bitume, pvc, vetri, gesso, vernice, colla, adesivi, piastrelle e gres.  

Gli aumenti dei prezzi delle materie prime, delle forniture e dei materiali da costruzione si verificano attualmente dall'oggi al domani, il che rende l'attività dei professionisti dell'edilizia molto complessa: succede, per esempio, che i fornitori possano indicare il prezzo della merce solo al momento della consegna.  

Covid-19 
 

Durante la pandemia, molti stabilimenti di produzione e segherie si sono fermati. Di conseguenza, la produzione è rimasta indietro. Dopo la fine dei blocchi e delle importanti misure di chiusura, la domanda di materiali è cresciuta fortemente in tutto il mondo, al punto che ha superato l'offerta. 

La guerra in Ucraina 
 

Il conflitto ucraino ha portato in molti casi alla cessazione delle relazioni commerciali con la Russia, che è un importante produttore di materie prime (acciaio e alluminio), causando inoltre un'impennata dei prezzi dell'energia e dei carburanti. Lo stabilimento di Azovstal, diventato il simbolo della resistenza ucraina, era un anello chiave nelle catene di approvvigionamento dell'acciaio in Europa: le fabbriche italiane e britanniche del gruppo Metinvest dipendevano interamente dalla produzione della famigerata fabbrica Mariupol.  

Blocco delle esportazioni 

 

Alcuni mercati hanno deciso di frenare le proprie esportazioni, per soddisfare in via prioritaria la domanda del proprio mercato interno, come la Cina con il legno. Il risultato è stato una tensione mondiale che ha guidato la speculazione su materie prime e materiali da costruzione.  

Materiali da costruzione: difficoltà logistiche 
 

Il conflitto ucraino ha esasperato una situazione già difficile, se si considera che Russia e Ucraina sono i fornitori principali dell'Unione Europea per i prodotti siderurgici. La crisi dei materiali da costruzione, alimentata inizialmente dalle fluttuazioni della domanda e dalle difficoltà di fornitura causate dalla pandemia, è diventata, dunque, più pesante a causa del conflitto ucraino. Il blocco dello spazio aereo ha causato la congestione dei porti, con merci ferme nei container e consegne posticipate di mesi. 
Le conseguenze sono state la difficoltà di approvvigionamento e l'aumento del costo dei materiali (dovuto, a sua volta, ai rincari dell'energia). Le aziende, da sole, non sono in grado di assorbire il forte aumento del costo dei materiali da costruzione e corrono il rischio del fallimento. In seguito alle difficoltà di fornitura, i termini di costruzione non possono essere osservati, con conseguente applicazione di sanzioni per ritardo.  

L'impatto delle ultime tendenze sulle modalità di ricerca dei fornitori di materiali da costruzione 
 

Mai come in questa crisi di materiali da costruzione e nel bel mezzo di una vera e propria giungla di prezzi, l'imperativo è: avere fornitori stabili. Il tempo è oro nel mondo delle costruzioni, a causa delle scadenze definite nei contratti: soltanto fornitori stabili possono consentire di effettuare ordini in tempi record, perché conoscono i bisogni del cliente e provvedono per tempo a rifornire i magazzini.  
L'abitudine, inoltre, crea legami. E i legami portano vantaggi. Tra questi, la possibilità di negoziare sui prezzi e sulla consegna dei materiali o di ricevere la merce posticipando i pagamenti.