Indice
- Nuove priorità per gli acquirenti di skincare
- Forte crescita per lo skincare in Europa con neurocosmetici e biotech
- L’Europa si conferma un hub affidabile per l’innovazione nello skincare
Nuove priorità per gli acquirenti di skincare
Lo skincare è ormai parte integrante della vita quotidiana. Gli acquirenti lo percepiscono sempre più come una forma di autocura, benessere mentale e investimento nella salute a lungo termine.
Con il cambiamento delle aspettative, cresce l’interesse verso:
- Brand che adottano pratiche di approvvigionamento etiche e responsabili
- Benefici emozionali, come sollievo dallo stress, rilassamento e senso di equilibrio
- Elementi sensoriali, come texture, profumazioni e sensazioni lenitive (effetto rinfrescante o riscaldante)
Allo stesso tempo, etichette pulite, dichiarazioni cruelty-free e trasparenza sugli ingredienti sono diventati requisiti fondamentali, soprattutto per i consumatori più giovani, come la Gen Z e i millennial.
Forte crescita per lo skincare in Europa con neurocosmetici e biotech
Per le aziende lungo tutta la filiera, il mercato dello skincare continua a mostrare segnali di espansione.
Secondo i dati di Grand View Research, il settore raggiungerà i 39,4 miliardi di euro nel 2025, con un tasso di crescita annuale previsto del 2,85% fino al 2032.
Una delle categorie in crescita, anche se più silenziosa, è quella dei neurocosmetici.
Cosa sono i neurocosmetici?
I neurocosmetici rappresentano una nuova categoria di prodotti cosmetici che interagiscono con il sistema nervoso della pelle per migliorare sia l’aspetto che il benessere emotivo.
Basate sulle neuroscienze, queste formule utilizzano ingredienti bioattivi – come neuropeptidi, adattogeni, estratti marini o cannabinoidi – per calmare le infiammazioni, ridurre problemi cutanei legati allo stress e favorire la rigenerazione cellulare.
Agendo sul sistema neuro-immuno-cutaneo, i neurocosmetici aiutano a regolare la risposta della pelle agli agenti stressanti interni ed esterni, migliorando al contempo l’esperienza sensoriale dell’utente.
Nel 2024, il segmento ha generato circa 550 milioni di euro in Europa e si prevede una crescita annua composta dell’8,8% fino al 2030 (fonte: Grand View Research).
I neurocosmetici stanno guadagnando rapidamente terreno, portando una chiara componente emozionale nello skincare. Lo si nota soprattutto nelle linee premium e di fascia media, come spray viso al magnesio, creme rinfrescanti con profumi naturali rilassanti e texture ultraleggere ideali per l’estate. Si aprono così anche collaborazioni interessanti con settori affini come wellness, spa e viaggio.
Anche la biotecnologia si sta affermando come motore chiave dell’innovazione, offrendo nuove opportunità di approvvigionamento agli acquirenti di ingredienti.
Cos’è la biotecnologia nello skincare?
La biotecnologia nello skincare si riferisce all’uso di processi biologici avanzati – come fermentazione, ingegneria enzimatica o colture cellulari vegetali – per creare ingredienti ad alte prestazioni coltivati in laboratorio.
Invece di ricorrere a raccolte intensive di risorse naturali, il biotech consente lo sviluppo di composti più puri, stabili ed efficaci in ambienti controllati.
Questo approccio migliora l’efficacia dei prodotti, riduce l’impatto ambientale e favorisce una maggiore tracciabilità. Con la domanda crescente di formule pulite, sostenibili e scientificamente validate, il biotech diventa un vantaggio competitivo strategico per fornitori e brand.
Ecco alcuni esempi recenti di biotech nello skincare europeo:
- Peptidi di nuova generazione dalla Germania: aziende come Numaferm e Bachem producono peptidi sintetici che imitano i segnali naturali di riparazione della pelle, stabili anche con temperature estive.
- Antiossidanti fermentati da Francia e Svizzera: laboratori che sfruttano la fermentazione per ottenere principi attivi da piante o probiotici, efficaci contro sole, inquinamento e stress stagionale.
- Booster SPF ecosostenibili da Scandinavia e Benelux: startup che sviluppano ingredienti biodegradabili per aumentare la protezione solare nel rispetto degli obiettivi ambientali.
Questi ingredienti rispettano già gli standard UE per i cosmetici e sono perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità. Collaborare con fornitori affidabili specializzati in biotech consente di ottenere migliori margini, durata di conservazione più lunga e maggiore sicurezza normativa.

L’Europa si conferma un hub affidabile per l’innovazione nello skincare
Alla base di queste tendenze c’è un sistema scientifico e normativo solido, che sostiene l’innovazione. L’Europa vanta una delle normative cosmetiche più rigorose al mondo, elemento che rafforza la qualità percepita dei prodotti europei.
Paesi come Germania, Francia, Svizzera e Paesi Bassi stanno investendo in poli biotech, con finanziamenti sia pubblici che privati.
In parallelo, l’UE sta aumentando il supporto – anche economico – alle aziende impegnate in progetti beauty sostenibili e orientati alla salute.
Questo contesto fornisce agli acquirenti una base affidabile su cui costruire. Garantisce qualità e sicurezza, stimola l’innovazione e apre nuove opportunità di sourcing attraverso partner europei di fiducia.
Favorisce inoltre lo sviluppo congiunto di prodotti di nicchia, con una tutela più solida della proprietà intellettuale.
Adattare la strategia di approvvigionamento allo skincare del 2025
Oggi i consumatori si aspettano trasparenza sugli ingredienti. Le promesse devono essere supportate da evidenze scientifiche. Texture, profumo e beneficio emozionale fanno ormai parte dell’unicità del prodotto.
Per gli acquirenti, questo significa lavorare con fornitori in grado di offrire:
- Ingredienti ottenuti in modo sostenibile
- Integrazione di biotech o neurocosmetici
- Piena conformità alle normative UE
- Supporto per il posizionamento del brand sul benessere e la salute
Conclusione
Gli attivi biotecnologici e le formule neurocosmetiche rispondono a una domanda crescente di prodotti che fanno bene, fanno sentire bene e rispettano gli standard più rigorosi.
Collaborare con i partner giusti in Europa significa accedere a innovazioni scientificamente validate, approvvigionamenti sostenibili e nuove strade per distinguersi in un mercato skincare competitivo e in forte espansione.
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