Fitch: chi è?

Valutare il rischio che gli Stati non ripaghino i propri debiti o prestiti, assegnando loro un punteggio: è questa l'attività di Fitch e di altre società che, come questa, si occupano di rating. Nel caso di Fitch, la valutazione migliore è AAA, il che significa che c'è solo una piccola possibilità che lo Stato non rimborsi i prestiti. I voti peggiori sono, invece, C e D: indicano che la situazione finanziaria di uno Stato lo espone ad un alto rischio di default. In altre parole, gli emittenti di prestiti e gli acquirenti di titoli di debito non possono essere sicuri di ottenere un rendimento dal loro investimento.
Il calcolo di questi punteggi tiene conto solo di criteri e proiezioni finanziarie. Ma poiché le agenzie non pubblicano i dettagli delle operazioni che hanno portato al punteggio, c'è sempre una parte di interpretazione.

 

A cosa servono i rating

Concretamente, i rating fungono da indicatori di rischio per i mercati e, quindi, influenzano indirettamente il tasso di interesse al quale lo Stato prenderà a prestito. Più alto è il rating, più basso è il tasso e viceversa. Ad esempio, la Germania – che ha il miglior rating tra tutte le agenzie – attualmente prende prestiti al tasso di interesse del 2,5%, contro il 3% dell'Italia. Ad agosto 2023, il rating dell'Italia è stato confermato BBB: il debito italiano è considerato, quindi, di media qualità da Fitch, il che significa che il Bel Paese è abbastanza apprezzato per la sua sicurezza.
L'Italia, per di più, sfugge all’effetto sorpresa. Fitch accompagna i suoi rating con un outlook, che suggerisce la potenziale evoluzione. Da anni, ormai, la valutazione è stabile, per buona pace degli investitori. Un buon risultato, se si considera che l'Italia è uno dei Paesi con rating più basso, insieme alla Spagna e che un'altra agenzia di rating, la Moody's ha addirittura paventato il rischio di investimento speculativo sul nostro Paese.

 

Rating Fitch Italia: i motivi dell'ottimismo

Calo del debito pubblico e stabilità di governo sono le due ragioni principali che hanno portato Fitch alla revisione delle stime formulate a marzo scorso. Il Bel Paese, insomma, ha fatto meglio del previsto in questi mesi, grazie anche a una forte ripresa del mercato del turismo.

 

Il debito pubblico come prima della pandemia

Secondo le previsioni dell'agenzia di rating, il debito pubblico italiano dovrebbe scendere di 2 punti percentuali, nel 2024 (da 144,4% a 142,3%), tornando gradualmente a quota 134,1%, com'era nel 2019, prima dello scoppio della crisi sanitaria dovuta al Covid.

 


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Le previsioni premiano il governo Meloni

Maggioranza stabile e consenso degli italiani sono le due note di merito della premier, Giorgia Meloni, e della sua compagine di governo: ingredienti di una ricetta che dovrebbe assicurare una lunga durata al mandato del presidente del consiglio. Il vero banco di prova, secondo Fitch, resta il mantenimento delle promesse fatte durante la campagna elettorale: impegni verso gli elettori che obbligano il Governo a spese rilevanti.

 

Rating Fitch: si salvano solo Italia e Francia

La potenziale crescita dell'Italia, nelmedio periodo è dello 0,7% (era dello 0,6% nel rapporto di marzo): a determinare la revisione è il dinamismo degli investimenti. Ma quali sono i principali paesi penalizzatati dal punteggio dell'agenzia di rating? Tra tutti, spiccano gli Stati Uniti, che dovrebbero espandersi al ritmo dell'1,7%, anziché dell'1,8% (-0,1%). 
Sono messi anche peggio Germania (1,1%), Giappone (0,5%) e Regno Unito (1,2%), che hanno visto il proprio punteggio tagliato dello 0,2%. Buona, invece, la performance della Francia: la crescita potenziale, secondo Fitch, si attesta all'1,2%, sebbene già nel rapporto precedente il rating sia stato abbassato da AA a AA-, a causa dell'avanzare del debito pubblico dovuto a tre anni di spese ingenti per contrastare gli effetti del Covid. A far ben sperare, però, c'è il programma di riforme annunciato dal primo ministro che dovrebbe scongiurare il rischio di passare alla categoria A.

Per 4 Paesi, infine, il Gobal Report di agosto non prevede revisioni: sono l'Australia, il Canada, la Spagna e la Svizzera.

 

Rating Fitch Italia: le sfide del 2023

Le previsioni di crescita stilate da Fitch fanno ben sperare per il futuro. L'obiettivo dell'Italia, nei prossimi mesi, è abbandonare il gruppo B e passare al rating A, classificandosi come Stato di buona qualità. Per raggiungere questo scopo, determinante sarà la politica avviata da Giorgia Meloni in materia di controlli sui contribuenti e riscossione delle imposte: la strategia degli accertamenti e le misure restrittive adottate per le partite Iva apri e chiudi dovrebbero assicurare un gettito fiscale che copra, almeno in parte, gli esborsi necessari a mantenere le promesse elettorali, a cominciare dalla riduzione del cuneo fiscale e dall'incentivazione della natalità.