Domotica: cos'è
Il termine domotica, dal greco domos (casa) e dal francese authomatique (automatico) vuol dire letteralmente casa automatica. È una scienza che comprende tutte le tecniche volte a integrare l'automazione in una casa in termini di sicurezza, gestione energetica, comunicazione, etc., secondo la definizione del dizionario. Quindi, la domotica condensa tecnologie nel campo dell'elettronica, dell'informatica e delle telecomunicazioni, destinate a rendere intelligente un'abitazione: svolge funzioni legate al comfort, alla gestione energetica e, in particolare, alla sicurezza domestica.
La domotica è ciò che rende, insomma, una casa connessa, anche se siamo ancora lontani dal suo sviluppo in tutte le abitazioni. La scienza è apparsa a metà degli anni '70 con l'obiettivo di automatizzare la casa. Già nel secolo scorso, tramite un computer, era possibile, ad esempio, comandare l'apertura e la chiusura di tapparelle, cancelli elettrici, riscaldamento o addirittura illuminazione.
Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, negli ultimi anni, la domotica sta vivendo un boom, che si basa sull'applicazione dell'elettronica e dell'informatica alla vita domestica, attraverso la presenza di oggetti connessi. È davvero facile, oggi, controllare i dispositivi della casa come l'illuminazione, il riscaldamento, i dispositivi elettronici, la serratura della porta, la telecamera di sorveglianza, etc., tramite un'interfaccia come lo smartphone, il computer o il tablet.
Domotica: come funziona
La domotica consente di automatizzare determinate attività e di far comunicare tra loro i dispositivi installati in casa.
Semplifica la vita di tutti i giorni
L'automazione è ciò che rende smart la casa, controllando da remoto i dispositivi elettrici. La tecnologia migliora la qualità della vita: è possibile, infatti, eseguire un gran numero di azioni contemporaneamente e non in fasi successive. D'altra parte, la domotica favorisce la gestione dell'energia e consente notevoli risparmi, ovvero si traduce in molteplici utilizzi, secondo scenari prestabiliti scelti dagli occupanti.
Ottimizzazione di riscaldamento, condizionamento ed elettricità
La domotica consente di ottenere risparmi energetici (fino al 30%), grazie alla gestione intelligente dei consumi all'interno di un'abitazione. In una casa intelligente, il sistema implica, ad esempio per l'illuminazione, l'utilizzo o l'installazione di lampadine a risparmio energetico, comandate direttamente da un'interfaccia. La domotica permette, inoltre, di accendere un riscaldamento o l'illuminazione di un ingresso poco prima dell'arrivo degli abitanti. Altri sistemi hanno la possibilità, una volta programmati, di spegnere gli ambienti rimasti accesi dopo l'uscita delle persone. Per le case climatizzate, la domotica è il modo migliore per accendere, o al contrario spegnere, il sistema di climatizzazione, sulla base della temperatura esterna.
Automazione di dispositivi elettrici
In una casa connessa, si può agire sui dispositivi elettrici programmandoli in anticipo. In questo modo, è possibile controllare a distanza un cancello, le persiane, le tende, il frigorifero, la televisione o persino l'irrigazione del giardino. Il comfort è, dunque, il suo principale campo di applicazione.
Gestione del rischio domestico
La domotica offre anche la possibilità di minimizzare i rischi in casa. Può, ad esempio, integrare rilevatori di fumo in grado di avvisare, ordinare lo spegnimento dell'impianto elettrico o addirittura far scattare l'allarme. Il monitoraggio dell'abitazione è parte integrante di questi sistemi intelligenti.
Domotica: applicazioni future
La domotica è in continua evoluzione e procede di pari passo sia con l'avanzare delle nuove tecnologie sia con i cambiamenti della società. L'invecchiamento della popolazione, ad esempio, influenza la smart home e consente a un numero sempre maggiore di anziani di restare a casa. Nel prossimo futuro, è prevedibile che vengano studiate applicazioni, per esempio, per far scattare l'allarme in caso di caduta, collegate a squadre mediche remote.
Il principio di questa scienza, in generale, è sfruttare il maggior numero di tecniche, in modo che la casa si autogestisca il più possibile. Si potrà, così, aprire le finestre in caso di necessità di ventilazione: la casa ultraconnessa consentirà di svegliare le persone, ciascuna all'ora migliore secondo il proprio ritmo di sonno e, naturalmente, di accendere la caffettiera, il bollitore, l'illuminazione o la musica. Altre app suggeriranno come vestirsi a seconda del tempo e della temperatura esterna. Oppure, la domotica faciliterà ulteriormente le faccende domestiche accendendo il robot aspirapolvere o tagliaerba.
Molte altre aree come il cibo, la salute o il tempo libero potrebbero, in futuro, essere gestite dalla domotica per il maggiore comfort e sicurezza degli occupanti.
Domotica: norme e regolamenti
Le leggi che riguardano la domotica agiscono su vari aspetti:
• definizione dei requisiti
• raccolta di dati personali
• tutela della privacy
• vendita di un prodotto
• responsabilità dei produttori e dei venditori in caso di danno o incidente
• protezione intellettuale delle opere.
Attualmente, il quadro normativo italiano ed europeo non fanno riferimento al concetto di domotica ma forniscono riferimenti giuridici, applicabili in materia, secondo ciascuno di questi.
Le prospettive per il futuro sono molteplici, come dimostra la costante attività legislativa europea in questo settore.
Requisiti
Le specifiche che devono essere in dotazione a un oggetto domotico sono definite, in Italia, dalla disposizione UNI EN 15232-1:2017. A livello europeo, invece, le norme che fanno riferimento a questa scienza sono ben 3:
• Direttiva 2018/844 in materia di trasformazione di edifici in ambienti connessi
• Regolamento 2020/2155/Ue sui benefici, in materia di risparmio energetico e comfort
• Regolamento 12020/2156/Ue sulla certificazione dei dispositivi intelligenti.
Dati anagrafici
Per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, che la domotica può comportare, il Il D. lgs. n. 51 del 2018, integrato alla direttiva del 24 ottobre 1995 ( Dir. 95/46/CE del 24 ottobre 1995 ) richiedono liceità del trattamento, al fine di tutelare i diritti delle persone fisiche.
Applicate specificamente alla domotica, queste disposizioni mirano a disciplinare, in particolare, la raccolta di dati sensibili o i problemi di raccolta eccessiva, dovuti al trattamento permanente dei dati. La questione principale della legge consiste nell'ottenere, da parte del creatore della domotica, il consenso dell'interessato al trattamento dei suoi dati.
Il principale impatto normativo in tema di domotica è costituito dall'applicazione del Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016. Secondo questa norma, i titolari del trattamento sono soggetti all'obbligo di responsabilità, oltre a quello di informazione del consumatore. Il responsabile del trattamento dei dati personali, inoltre, è tenuto a svolgere un'analisi di impatto, attuare un bilanciamento degli interessi, offrire ai consumatori un livello di "granularità" della raccolta e una funzione di "non raccolta".
A tal proposito, la Commissione Europea ha insistito anche sul "diritto al silenzio per i microchip" (Raccomandazione 2009/387/CE del 5 dicembre 2009), al fine di consentire ai consumatori un reale controllo sugli oggetti connessi presenti nei loro habitat.
Privacy
La domotica può rappresentare una minaccia per le persone che vogliono beneficiare di una casa intelligente. In effetti, i rischi di spionaggio o hacking sono numerosi e sollevano problemi di protezione della privacy. La legge n. 675 del 31 dicembre 1996 e le sue successive modifiche contengono un parere sugli oggetti connessi e sul quadro giuridico applicabile.
Sul fronte europeo, la Direttiva 2016/1148 del 6 luglio 2016 prescrive che è obbligatorio assicurare un certo livello di sicurezza di sistemi e reti nell'Unione. Gli Stati membri, quindi, sono chiamati ad approvare una serie di leggi che garantiscano tale livello.
Nonostante l'evoluzione della normativa, alcune domande rimangono senza risposta.
Ad esempio, la distribuzione delle responsabilità, in caso di danno causato a un consumatore, rimane poco chiara.
La definizione del regime di responsabilità, a causa della moltitudine di attori coinvolti, avrebbe il vantaggio di delineare esattamente il quadro giuridico della domotica e consentire al consumatore di rivolgersi facilmente a un attore specifico per chiedere, e ottenere, un risarcimento.
Diritto contrattuale
Classicamente, la domotica solleva considerazioni di diritto contrattuale. In primo luogo, trattandosi di vendita di un prodotto, troveranno applicazione le norme del codice civile, in particolare gli articoli 1470 e seguenti, che disciplinano il contratto di vendita concluso tra professionista e consumatore.
Altre questioni di responsabilità vengono sollevate dal possibile guasto degli oggetti collegati (lampadina o caffettiera difettosa). I produttori possono limitare la propria responsabilità ai sensi del contratto stipulato. Tuttavia, la responsabilità delittuosa (codice civile, art. 2043, 2497) rimane una vera e propria questione aperta, che i giudici dovranno affrontare massicciamente nei prossimi anni.
Vendita
Per gli oggetti connessi valgono, sul territorio della Comunità europea, le stesse regole applicate a tutti gli altri settori: sono ammessi a essere importati, distribuiti e venduti nei Paesi membri esclusivamente articoli contrassegnati dal marchio CE.
Proprietà intellettuale
Il creatore di soluzioni domotiche beneficia della protezione dei suoi beni immateriali, già oggi, grazie al decreto legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005, in materia di proprietà intellettuale.
Il diritto d'autore ha lo scopo di proteggere i programmi per elaboratore o le creazioni grafiche implementate sulle interfacce utente. In materia di proprietà industriale, è opportuno che il creatore organizzi dei depositi affinché i propri segni distintivi godano della tutela prevista dal diritto dei marchi: è possibile anche depositare propri disegni e modelli o brevetti per invenzioni.
Domotica: installare un impianto
Installare un sistema domotico in casa è alquanto semplice e significa dotarsi di una serie di componenti.
Unità domotica
Agisce come un centro di controllo che invia istruzioni alle varie parti della casa ad esso collegate: questo dispositivo è disponibile a tutte le fasce di prezzo. Le entry-level si aggirano intorno ai 100 euro, se si vuole salire in qualità e prestazioni i prezzi inevitabilmente lieviteranno.
Per la configurazione, è necessario indicare le specifiche delle azioni quotidiane che questo dispositivo è tenuto a svolgere. Per altre azioni, l'unità domotica può essere controllata con un telecomando o un dispositivo mobile, come uno smartphone.
Rete wireless
A seconda delle parti della casa di cui si vuole prendere il controllo, si avrà bisogno di un cablaggio. L'utilizzo del sistema wireless è più facile da configurare e, in definitiva, meno costoso con l'installazione di sensori sui dispositivi che si desidera comandare.
Per domotizzare con successo un'abitazione, si dovrà procedere passo dopo passo.
Stabilire un piano
Si tratta di determinare quali parti della casa si vogliono collegare al sistema domotico e stabilire un budget.
Collegare i dispositivi
Esistono due opzioni per collegare un dispositivo a un'unità domotica: il primo è l'installazione di un sensore, generalmente collegato all'interruttore di accensione o spegnimento. Nel secondo caso, per finestre e persiane ad esempio, quando non è possibile automatizzare (tapparelle manuali, etc.), è necessario installare una motorizzazione.
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